COMPAGNIA LA TRAPPOLA (VI)
Anno del Signore 1697. Una piazza, un palchetto illuminato da lanterne, il pubblico si riunisce attirato dalla musica
Mentre sulle tavole del palcoscenico si alternano i divertenti lazzi di Arlecchino, di Capitan Spaventa, di Colombina, del Magnifico e d'altri "tipi" comici, fuori scena pulsa la vita "reale" dei commedianti che li interpretano, in viaggio alla volta di parigi in cerca di successo, tra generosità e invidie, screzi e favori, amori e amorazzi, paure e speranze.
Una "commedia nella commedia" liberamente ispirata a testi d'epoca in cui rivive l'epopea della Commedia dell'Arte al punto che ricerca di fortuna in scena, da parte di Arlecchino, diventa metafora della ricerca di fortuna dei Comici dell'Arte.