FUORI CONCORSO
Un sogno-progetto tenuto nel cassetto per anni: raccontare l'Iliade. Prima di Baricco e dopo un grande professore che alle medie, negli anni sessanta, fece innamorare di Omero il timido Castelli: l'amato-temuto prof. Antonio Clauser.
"La mia Iliade"
Ci sono momenti della storia in cui il presente è così brutto, banale e triste, che rifugiarsi nel mito diventa sin troppo facile. Forse anche comodo. Nell'uno e nell'altro caso, comunque, ci soccorre la fantasia. Allora, portato da queste ali, anche il mito può diventare attuale, più vicino a noi, può darci consolazione perché nell'Iliade c'è tutto: l'amore, la violenza, la poesia la guerra, l'ira, la gelosia, il dolore, le madri, i padri, gli dei volubili e beffardi... in una parola ci siamo noi.
38° CONCORSO NAZIONALE DEL TEATRO DIALETTALE "STEFANO FAIT"